mercoledì 3 aprile 2013

l'olivo e la salamoia

Olea europea L.

Nomi comuni: Olivo, Ulivo

olio
Olea europea - olivo



Indubbiamente sappiamo apprezzare l’olio
di prima spremitura del suo frutto maturo, quale la drupa.
Dall’entroterra ligure alle colline toscane, dal Veneto alle isole e giù fino al tacco d’italia,
l’ulivo caratterizza il nostro Paese nelle sue tipiche terrazze dislocate qua e là
dove il clima temperato ne predispone l’insediamento e la coltura.
L’olio extravergine di oliva insaporisce la rinomata cucina mediterranea
completando succulenti pietanze calde e crudità col suo inconfondibile sapore deciso e aromatico
che si differenzia da regione a regione, da mare a mare...
Gli utilizzi dell’olio d’oliva sono i più svariati. Oltre all’alimentazione
lo ritroviamo nella cosmesi per il viso e per il corpo, nel sapone di Aleppo (costituito da olio di oliva ed alloro in percentuali differenti), e negli integratori alimentari.
Gli acidi grassi che ne caratterizzano la struttura,
differenti da un olio d’oliva all’altro a seconda della spremitura,
del grado di maturazione della drupa e della zona di origine,
presentano chimicamente delle insaturazioni. Abbiamo così, insieme ad acidi grassi saturi quali palmitico e stearico, elevate percentuali variabili di acido oleico, linoleico e vitamina E,
importanti per il profilo lipidico della nostra pelle,
e per un buon funzionamento del nostro sistema cardiovascolare.
Oltre a spremerne le drupe, si utilizza indubbiamente il pregiatissimo legno d’ulivo
per eccellenti lavorazioni artigianali esportate in tutto il mondo, degne delle più alte
onorificenze dell’artigianato Italiano.
Ma ancora non è tutto qui.
I giovani getti d’ulivo, le foglie stesse, vengono utilizzati in ambito erboristico
sotto forma di macerati glicerici, estratti secchi titolati
e caldi infusi dal sapore delicato e dal colore ambrato,
tutto per coadiuvare un’azione ipotensiva sulla pressione arteriosa, vasodilatatoria,
ipoglicemizzante e depurativa a livello epatico e pancreatico.
Ottimo diuretico, protettivo coronarico e
associato ad altre piante con azione ipocolesterolemizzante.
Componenti importanti sono i secoiridoidi (oleuropeina, oleoside) triterpeni (acido oleanolico),
alcaloidi, lignani, seaquiterpeni, flavonoidi, chinoni, tannini, acidi polifenolici


Franco Dutto


Ringrazio l'amico Franco, esperto erborista, per il suo prezioso contributo.

OLIVE IN SALAMOIA
Abitando in Liguria mi è abbastanza comodo reperire delle olive prive di trattamenti chimici (in realtà la produzione ligure è di norma fatta da piccoli produttori che usano pochissimi prodotti chimici) e in stagione è possibile avere il permesso di raccoglierne a sufficienza per garantirci una scorta per l'inverno. Non preoccupatevi se non tutte hanno lo stesso colore, il fatto di averne qualcuna un po' più chiara renderà le vostre olive in salamoia ancora più caserecce.

Sono per i sapori semplici, non amo eccedere con “aggiunte”, la mia ricetta personale è per la conservazione dei sapori naturali, per questo non vi consiglio l'aggiunta di gusti come l'alloro o il ginepro ma soltanto olive, sale e acqua.
Una volta raccolte, le olive vanno selezionate, eliminando quelle marce e quelle “bacate”. Quindi lavatele a lungo e più volte in acqua, dopo una settimana preparate la “salamoia” sciogliendo in acqua pulita il sale seguendo queste dosi: 100 g per litro d'acqua. A salamoia fredda, unitevi le olive sgocciolate e mettete il tutto in un contenitore che le ospiterà per tutta la durata della macerazione e ponetelo in un luogo fresco e ombreggiato. Il tempo ed il sale faranno tutto il lavoro e dopo circa 2 o 3 mesi si sarà formata una sottile pellicola biancastra (innucua) sulla superfice, la salamoia avrà estratto tutto l'amaro dalle vostre olive, lasciando inalterato il loro sapore. E' possibile accelerare il processo aumentando la concentrazione di sale ma vi toccherà sciaquarle prima di gustarle. Quando le olive saranno pronte per essere consumate, preparate una nuova salamoia e trasferitevi le olive.  Potrete conservare le olive tenendole a bagno nella loro nuova  salamoia, senza particolari accorgimenti, si conserveranno per molti mesi (sempre che non le abbiate consumate nel frattempo).

Alex ristorante Bagni Vadino Albenga

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